
Nata
nel 1935 a Pirano in Istria, a Trieste si laurea in lingue e scienze politiche.
Studia
pianoforte, canto e recitazione. Entra nella compagnia di prosa della RAI. Dopo
il risciacquo a Firenze con Migliorini, Tagliavini e Papini nel ’66 vince il
concorso nazionale per annunciatrici RAI. Collaboratrice di Labroca e Pugliese a
Venezia, trasferita a Roma nel ’70, per trent’anni è una delle voci più
belle della radio nazionale, richiesta per i programmi più prestigiosi. Alcuni,
mandati al Premio Italia, sono in catalogo della Nuova Italia Editrice. Dà
volto per la TV. Nell ’82 vince il primo premio alla Biennale Internazionale
del Documentario.
Con
una voce e una presenza di alta qualità nell’arte rara del porgere
(Piano
Time ’86) è cornice
lussuosa dei
concerti negli auditorii RAI e Santa
Cecilia,
Teatro Sistina e dell’Opera, Quirinale, Vaticano.
Per
il suo metodo STRUMENTO VOCE è richiesta da privati, enti pubblici e istituti
di ricerca. Dall’83 all’89 è docente di dizione e educazione della voce al
Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ai corsi europei di formazione
musicale di Assisi.
E’
voce recitante nel ’95 ne L’histoire
de Babar di
Poulenc; nel ’96 - ‘98 in
Pierino
e il lupo di
Prokofiev con l’orchestra sinfonica del Teatro Verdi di
Trieste;
ne L’histoire
du soldat di
Stravinskij, che ha tradotto dal francese.
Per
l'Associazione Italia-Cina scrive e legge i testi del Festival Internazionale di
cultura e arte per l'infanzia, a luglio 2008 a Roma e a piazza S. Marco a
Venezia.
Tiene
recital in Italia e all’estero sull’evoluzione della lingua e sull’uso
della
voce
e del corpo, con ricerche poetiche a fini formativi:
Gli
addii e le attese, quaderno
italiano di voci femminili dal 200 al 900;
Testamenti
di pace, messaggi di speranza del 900 dal mondo;
Ai
padri; Alle madri, poesie
del 900 italiano;
Giacomo
Leopardi; Giovanni Pascoli;
Le
poesie predilette da Umberto Saba; Saba e Giotti: uguali e diversi;
Federico
Garcia Lorca.
Riduce
In
nome della madre di
Erri De Luca; La radura,
favola
di Marisa
Madieri
e Storia
di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di
Luis
Sepulveda; dando vita a tutti i personaggi con la magia della voce.
Scrive
Una
colomba con ali a scaglie di madreperla dalla
vita di santa
Teresa
d’Avila, con uno studio sulla voce in estasi;
Vorrei
incatenare la mia anima per non vederla più vagabondare, dalle
lettere
di Elody Oblath Stuparich a Scipio Slataper (1909-1914);
L’eredità
irripetibile, patrimonio sonoro di filastrocche;
Per troppa vita che ho nel sangue – Parole per Antonia Pozzi.
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